Intervista all’assessore uscente Federica Bignotti

Intervista all’assessore uscente Federica Bignotti

Mi chiamo Federica Bignotti, ho 48 anni, sono una psicologa e psicoterapeuta. Sono di Sopraponte e mi sono trasferita a Villanuova 10 anni fa perché ho sposato un Villanovese con il quale ho una figlia di 15 anni. Sono legata a Villanuova fin da ragazzina perché mia nonna materna e i miei zii abitavano a Villanuova e spesso frequentavo il palazzetto dello Sport dove ho conosciuto mio marito.

Mi chiamo Federica Bignotti, ho 48 anni, sono una psicologa e psicoterapeuta. Sono di Sopraponte e mi sono trasferita a Villanuova 10 anni fa perché ho sposato un Villanovese con il quale ho una figlia di 15 anni. Sono legata a Villanuova fin da ragazzina perché mia nonna materna e i miei zii abitavano a Villanuova e spesso frequentavo il palazzetto dello Sport dove ho conosciuto mio marito.

Lavoro sia privatamente che come dipendente di una cooperativa sociale di Brescia presso un Centro che si occupa di adolescenti e di famiglie.

Sono assessore uscente della giunta Zanardi con delega alla Cultura, Turismo e Politiche Giovanili e grazie a questo ruolo ho portato avanti vari progetti in questi anni. Tra questi, oltre alla realizzazione di eventi culturali (con le difficoltà iniziali dovuti alle limitazioni della pandemia), ho seguito la realizzazione del progetto Bosco della Falesia e che ha comportato una valorizzazione del monte Covolo in collaborazione con il Museo di Gavardo; ho coordinato le iniziative Sportivamente, il progetto estivo Ci sto Affare Fatica rivolto ad adolescenti, la settimana Ecologica e non da ultimo mi sono impegnata nel dare un nuovo impulso alla biblioteca valorizzandone gli spazi e le varie attività.

La prima Festa delle Associazioni dello scorso settembre rappresenta a pieno ciò che mi guida: la voglia di aiutare a creare una Comunità in cui ci sia sempre più Partecipazione, in cui i cittadini (dal volontario esperto alle realtà associative, al ristoratore locale, a colui che mette a disposizione il suo tempo per la pulizia dei sentieri) si sentano attivamente coinvolti nell’agire amministrativo.

Perché hai scelto di ricandidarti?

Mi sono state assegnate le deleghe a fine 2020. Ho quindi avuto circa tre anni e mezzo di tempo per portare avanti gli obiettivi dei miei settori di competenza e c’è ancora molto da lavorare, in particolare sul tema delle politiche giovanili e del turismo, e credo di poter dare ancora il mio contributo.

Inoltre, mi ha convinta a ricandidarmi l’idea che sia Elisa Omodei la candidata sindaco migliore per Villanuova e che lei sia in grado, per la sua tipologia di personalità, di guidare al meglio il gruppo di persone appassionate che compone la nostra lista.

Quali obiettivi del programma di Un Ponte per il Futuro ti stanno particolarmente a cuore e perché

Mi sta particolarmente a cuore la realizzazione del Polo socio culturale Marconi in via Chiesa; mi piacerebbe poter accompagnare il processo di rigenerazione in atto della zona dell’ex Centro Sociale e favorire l’integrazione delle varie realtà che lì condividono gli spazi. Vorrei che la Biblioteca potesse essere il cuore pulsante di quel luogo: la Biblioteca è l’ufficio comunale con un numero maggiore di ore di apertura al pubblico e con la maggiore possibilità di intercettare bisogni di vario tipo dei cittadini.

Nei miei tre anni da assessore ho partecipato alla Summer School per Amministratori della Cultura organizzata da alcuni comuni della bergamasca in collaborazione con l’ANCI e grazie a questa esperienza, insieme al prezioso aiuto delle bibliotecarie, ho potuto dare il via a una serie di iniziative. La Biblioteca è “uscita da sé” andando con un punto libri in oratorio, alla scuola materna, al Consultorio; sempre più ragazzi o adulti si sono trovati in biblioteca a studiare; abbiamo organizzato vari laboratori e tante sono le idee ancora in cantiere. La Biblioteca è un luogo che può assolvere un’importante funzione sociale se si esce dall’ottica di considerarla legata solo alla fruizione di libri.

Ritengo che fare cultura, per una Amministrazione, non possa coincidere con l’organizzazione di eventi, anche di spessore, ma che vedono i cittadini solo come fruitori passivi. Anzi ritengo che, in un’ottica di migliore utilizzazione delle risorse, sia sempre più necessario uscire dalla logica che ogni Comune, anche limitrofo, organizzi eventi autonomamente e che spesso si sovrappongono ma sia invece fondamentale creare un tavolo di coordinamento per le iniziative culturali con tutti gli attori coinvolti (amministrazioni, associazioni, privati).

L’impegno di Un Ponte per il Futuro, in cui credo fortemente, è quello di andare sempre più nella direzione di una “biblioteca con le persone”, dunque anche di una “Amministrazione con”: le persone sono il vero capitale sociale e, se attivamente coinvolte, è più naturale che avvenga un processo di crescita e cambiamento culturale.

 

 

Sostenibile, accessibile, orientata al futuro: la nostra idea di Villanuova.

Siamo un gruppo di cittadini uniti dalla passione per il bene comune, con entusiasmo vogliamo impegnarci in prima persona per migliorare la qualità della vita dei nostri figli, delle famiglie, degli anziani e delle persone fragili di Villanuova, senza condizionamenti o preconcetti.

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Elisa Omodei Sindaco
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