
Intervista alla candidata Grazia Pansa
Mi chiamo Grazia Pansa, ho 53 anni, sono laureata in Scienze dell’Educazione e attualmente svolgo la professione di Psicomotricista e Neuropedagogista all’interno di una scuola dell’infanzia della Valle Sabbia e collaboro con uno studio privato a Salò.
Mi chiamo Grazia Pansa, ho 53 anni, sono laureata in Scienze dell’Educazione e attualmente svolgo la professione di Psicomotricista e Neuropedagogista all’interno di una scuola dell’infanzia della Valle Sabbia e collaboro con uno studio privato a Salò.
Sono nata e cresciuta a Maderno, anche se tra il 2007 e il 2013 ho vissuto altrove per motivi di lavoro, dopodiché mi sono trasferita a Villanuova in quanto ho sposato un Villanovese Sergio Gerandi che fa parte dell’Associazione Teatrale Fil de Fer. Dal 2014 faccio parte dell’Associazione “Coro San Matteo” e sono nel direttivo del Consiglio di Amministrazione dello stesso: cantare è un’esperienza che mi ha arricchita a livello personale e vorrei venisse ampliata l’offerta di portare la musica in giro per i nostri paesi.
In qualità di Psicomotricista e Neuropedagogista, sono un’attenta studiosa dell’evoluzione dell’essere umano e in particolare mi occupo dello sviluppo della prima infanzia per la fascia 0 – 6 anni e con l’associazione di psicomotricità di cui faccio parte, partecipo a gruppi di lavoro in cui si cerca di rispondere alle esigenze che bambini e famiglie richiedono oggi, ma anche a come dare valore alla relazione tra adulto/caregiver e bambino sia in ambito familiare sia professionale, per potenziare le capacità cognitive, motorie, emotive, relazionali attraverso processi di apprendimento che stimolano, costantemente e lentamente, lo sviluppo armonico ed evolutivo del bambino.
Per la mia storia personale, quella della mia famiglia e di mia sorella, che ha bisogno di cure costanti, ho a cuore le tematiche che riguardano la disabilità e so quanto è importante avere una rete territoriale attività e attenta che possa essere di supporto alle famiglie.
Amo la montagna in cui vado a rifugiarmi per ricaricare le pile e credo fortemente nel rispetto dell’ambiente e della sua cura per poter migliorare la nostra vita su questa Terra.
Perché hai scelto di candidarti?
Mi ha sempre affascinato conoscere e capire i meccanismi che stanno dietro al buon funzionamento di un Comune e mi piace ascoltare i dibattiti politici per comprendere lo stato del nostro Paese.
Quando mi è stato chiesto di entrare nel gruppo Un Ponte per il Futuro e sostenere la candidata sindaco Elisa Omodei, ho scelto di candidarmi perché ho percepito il valore e il rispetto che viene dato alle persone, e soprattutto perché siamo portatori di un pensiero comune di idee che possono contribuire a migliorare la qualità di vita della comunità Villanovese. Ho apprezzato l’idea di gruppo che ci lega in un costante flusso di energia, di idee e progetti che desideriamo poter realizzare insieme alla nostra Comunità.
Quale obiettivo del programma di Un Ponte per il Futuro ti sta particolarmente a cuore e perché?
Da educatrice e professionista il mio impegno è sicuramente rivolto alle tematiche sociali dell’infanzia e della scuola, perché c’è sempre un margine di miglioramento e perché credo sia fondamentale dare valore alle istituzioni educative.
Abbiamo bisogno di cura, di lentezza, di ascolto reciproco per creare una comunità gentile e accogliente, dove poter far crescere serenamente i nostri figli. Senza dimenticare i più fragili!