
Intervista a Marta Romano, candidata di Un Ponte per il Futuro
Sono Marta Romano, ho 30 anni e vivo a Villanuova da sempre con il mio compagno Andrea, che da 13 anni a questa parte condivide con me l’amore per questo paese.
Sono Marta Romano, ho 30 anni e vivo a Villanuova da sempre con il mio compagno Andrea, che da 13 anni a questa parte condivide con me l’amore per questo paese.
Dopo aver conseguito la laurea in scienze infermieristiche nel 2015 ho lavorato prima a Toscolano Maderno e poi in ospedale a Brescia, concentrando la mia esperienza professionale sull’assistenza in ambito sub intensivo geriatrico per 9 anni, di cui gli ultimi 4 sono stati dedicati alla gestione della crisi sanitaria da covid-19 e partecipando attivamente alla campagna vaccinale durante la fase emergenziale. Da 3 anni a questa parte svolgo il ruolo di referente qualità e CIO presso il mio reparto.
Fuori dall’ambito lavorativo mi definisco un’amante dei viaggi, un’appassionata di cucina e delle passeggiate in natura.
Perché hai scelto di candidarti?
Ho scelto di candidarmi per più ragioni.
In primo luogo il desiderio di vivere il comune e la comunità non solo come un membro passivo, ma dando un contributo, piccolo o grande che possa essere, per migliorare la realtà che mi circonda.
In secondo luogo la possibilità di crescere umanamente e professionalmente attraverso una sfida che sposa per comunione di intenti quella che è la mia professione principale attraverso la cura della persona.
E infine ultimo, ma non per importanza, aver conosciuto Elisa, una donna che con la sua positività unita alla grinta e alla determinazione con cui impugna le sue battaglie, mi ha fatto pensare che questo sia possibile.
Quale tema del programma di Un Ponte per il Futuro ti sta particolarmente a cuore e perché?
Tra i numerosi punti presi in esame nel programma di Un Ponte per il Futuro, quello che più mi interessa è il miglioramento dell’ambito sociale e della salute, partendo dalle fasce più giovani della nostra comunità con progetti che mirino al potenziamento della sicurezza e della consapevolezza da parte dei bambini verso il bullismo, fino ad arrivare ai membri più anziani, i quali rappresentano una delle sfide attuali e future che ci attendono, data la numerosità crescente delle problematiche legate ai soggetti più fragili e soli.